Costruire il successo scolastico - Guida operativa per gli insegnanti

Pubblicazioni

Erminio Gius e Marco Vinicio Masoni (a cura di)
Costruire il successo scolastico
Guida operativa per gli insegnanti

UTET, Torino, 2000

Presentazione

Utilizzando la  lingua che si parla a scuola  il libro illustra, in un percorso che va dalle esperienze sul campo fino a raffinati suggerimenti teorici, come sia  possibile progettare e mettere in atto strategie di cambiamento in ambito scolastico. Sia il successo che l'insuccesso scolastico  vengono  descritti come costruzioni  corali  di  famiglie, insegnanti, studenti. La musica di questi cori può cambiare. Gli strumenti per la promozione del cambiamento vengono raccolti dove  da decenni (nell'ambito  della psicologia clinica e della psicologia sociale ) e in anni più recenti (nel mondo delle organizzazioni) sono stati messi a punto e sperimentati. Tre sono i temi affrontati: la costruzione e l'"organizzazione" del  successo o dell'insuccesso attraverso l'analisi di esempi, i vantaggi e i rischi del lavoro di gruppo ( gruppo classe  e consigli di classe), l'esposizione delle teorie di un precursore divenuto oggi attualissimo.
Il volume si propone anche e soprattutto come guida operativa per gli insegnanti, nasce infatti dall'esperienza di corsi di formazione ( e ne ripete lo schema) che hanno ottenuto interessanti risultati proprio perché attenti a rispettare il linguaggio, le situazioni tipiche, le difficoltà dell'insegnare. Dalle esperienze descritte  nel volume sono nate sperimentazioni nelle quali  gli insegnanti  sono divenuti parte attiva nella progettazione e attuazione  del cambiamento di situazioni problematiche nella scuola. altresì elencati e descritti alcuni progetti innovativi  che evitando le risposte abituali  del "sociale" e del senso comune hanno ottenuto in molti casi  mutamenti inattesi e insperati, è infatti convinzione degli autori che le  risposte tradizionali  alle difficoltà e ai disagi scolastici  messe in atto a tutt'oggi da attori  inconsapevoli, siano in realtà attività che alimentano  e cristallizzano i problemi anziché risolverli.