uomini sconosciuti
Un'antropologia culturale della schiavitù antica - che ci avvicini in qualche modo ai pensieri, ai sentimenti, ai folklori di quel mondo, al di fuori del filtro costituito dalle rappresentazioni dei padroni - è quasi impossibile. Dobbiamo rassegnarci: l'interiorità di uno schiavo di Roma o di Antiochia (come del resto quella di un contadino dell'Etruria o della Gallia) sono per noi altrettanto iraggiungibili, come la quasi totalità delle cose che riempivano la loro vita quotidiana; la selezione degli oggetti - nonostante i miracoli dell'archeologia - non è stata meno drastica e meno "classista" rispetto a quella dei pensieri:. entrambe cancellate dalla irrimediabile distruttività che la storia riserva alla memoria dei deboli.Aldo Schiavone