Uniti al grande UNO
[Si sente a volte] l'unitezza con tutto ciò che vive.[Può accadere di trovare] sotto un noce un innaffiatoio pieno a metà dimenticato da un garzone giardiniere, e questo annaffiatoio, e l'acqua che esso contiene, resa cupa dall'ombra dell'albero, e un insetto che remiga sullo specchio di quest'acqua da una sponda oscura all'altra, che questo insieme di cose insignificanti mi trapassi di un fremito per la presenza del'infinito, mi faccia rabbrividire dalle radici dei capelli fino al midollo, così che dovrei uscire in parole che io so che, se le trovassi, richiamerebbero sulla terra quei cherubini , ai quali non credo [...]. In tali momenti una qualsiasi creatura insignificante, un cane, un topo, un insetto, un melo intristito, una carrareccia che si snoda sulla collina, una pietra muscosa vengono a significare per me assai più dell'amante più bella e generosa nella più felice delle notti. Queste creature mute, talvolta inanimate, si levano verso di me con una tale pienezza, una tale presenza d'amore, che il mio occhio letificato non riesce a scorgere d'attorno nulla che sia morto.
Hofmannsthal ( Lettera di Lord Chandos)