Un'altra recensione a "Sono preoccupato per mio figlio " , m.v. Masoni ed. Erickson

 Recensione ( su “Scienze dell’interazione n. 7 3-2011)

 

Sono preoccupato per mio figlio

I consigli dello psicologo

 

Di Marco Vinicio Masoni

Edizioni Centro Studi Erickson

 

 

Se si volesse pensare a un libro semplice, ma che non rinuncia alla profondità.

A un libro che permetta anche alle mamme più apprensive di apprendere a stare un po’ meglio. Anche a quelle  le cui emozioni rallentano i riflessi, come è narrato nell’esilarante prologo.

Che permetta agli psicologi che hanno a che fare con mamme e figli di avere sottomano una utile guida sulle necessarie competenze retoriche.

Che permetta a chiunque abbia a che fare con qualche centro d’ascolto  di sentirsi meno solo quando ha davanti ragazzi o genitori.

A una lettura che proprio a causa della sua scorrevolezza farebbe irritare chi ama scrivere complicato per difendersi da chi potrebbe capirlo.

A pagine di chi, con la sfrontatezza di chi non riconosce baronìe, se la ride di tanti neologismi psicologici (per esempio della parola “autostima”).

A consigli efficaci proprio perché lontani dal senso comune, cioè dal terreno ove crescono i problemi.

A veri e propri esercizi per cambiare e diventare  genitori più contenti di sé ( già: non efficaci, non perfetti, non “bravi”, ma contenti di sé)

A un libro di psicologia che sta in piedi ( piuttosto bene) senza appoggiarsi a grafici,  tabelle, test o  elenchi, i più vari, di numerini.

A una raccolta finale di chiarimenti in forma di aforisma che da sé consentirebbe lunghe meditazioni serali.

Allora quello di Masoni è il libro al quale dovreste pensare.

Una vera e propria guida che suggerisce come porsi di fronte ai più comuni problemi che i figli in età  preadolescenziale e adolescenziale propongono ai genitori.

Ma soprattutto una vera e propria guida liberatoria: non vi troverete ombra di diagnosi.

Proprio per questo, in tempi di diagnosi imperante anche nella scuola, potrebbe esser utile anche agli insegnanti, la grande esperienza dell’autore nel campo della  psicologia scolastica  fa da garante.

Nella presentazione l’autore afferma: un problema, una risposta , e ne elenca trentadue.

Un libro di ricette quindi? Una per ogni problema? Non proprio, anche se sappiamo che Masoni se la ride  di chi dice “niente ricette”, la sua risposta a questa domanda sarebbe: a volte sì a volte no, dipende dal problema, da chi abbiamo davanti e da come ci siamo svegliati la mattina. Per questo, più che  delle formule e ricette  l’autore ci suggerisce atteggiamenti, visuali, punti di vista, dai quali vedere i problema con altra luce.

La sua convinzione è che la cultura (nella sua immensità connotativa) costruisca i problemi e che gli aggiustamenti culturali, nella relazione, li risolvano.

I lettori esperti vi potrebbero  riconoscere mosse strategiche, cenni alla PNL, innumerevoli prescrizioni del sintomo. Masoni forse  risponderebbe loro che  quelle “cose” si possono anche chiamare così, ma che la loro fonte è lontana, nel tempo, più di quanto non si pensi, presso le onde dell’antico mare greco e della Magna Grecia..

 

R. Biondo