Quando era normale dare ordini a scuola.

A una data ora, dopo avere svolto brevemente la lezione da imparare e spiegato con chiarezza il significato delle parole, [il maestro] faccia alzare qualcuno degli scolari e faccia ripetere, come se dovesse insegnarle ai suoi compagni con lo stesso ordine, tutte le cose dette dall'insegnante, spiegare le regole con le stesse parole, farle mettere in pratica per mezzo degli stessi esempi, correggendo però dove sbaglia. Dopo ordini a un secondo di alzarsi  e di fare lo stesso mentre gli altri ascoltano, indi un terzo e un quarto, e quanti crede necessario; finché risulti chiaro che tutti abbiano ben capito e possano ripetere e ormai insegnare. Non consiglio di seguire alcun ordine, eccetto quello di chiamare per primi gli scolari di più vivace ingegno, affinché quelli di ingegno più tardo, incoraggiati dasll'esempio dei primi, possano più facilmente seguirli.  (...)  Il maestro vedrà  [così] costretti all'attenzione gli scolari, perchè siccome dopo qualcuno di loro dovrà alzarsi e ripetere tutta la lezione, ciascuno temerà tanto per sè quanto per gli altri, cosicchè volente o nolente, starà con gli orecchi tesi per non farsi sfuggire nulla.

Comenius (1592-1670)