Per i dogmatici: da stampare e appendere in soggiorno
“..la mente nostra è, ad ogni suo passo, il teatro di attività simultanee. La coscienza consiste nel confronto di queste fa loro; nello sceglierne alcune e nel sopprimere tutte le altre , grazie al meccanismo inibitore e rafforzatore dell’attenzione. I prodotti mentali più alti e più elaborati sono filtrati fra i dati scelti dalla facoltà immediatamente inferiore, di mezzo alla massa offerta dalla facoltà che sta subito sotto a questa, la quale massa, a sua volta, era stata vagliata da un ammasso ancor maggiore di materiale sempre più semplice e così via. La mente, in breve, lavora intorno ai dati che riceve e in modo molto simile a quello dello scultore che lavora al suo blocco di marmo. In un certo senso la statua era dentro il marmo fin dall’eternità. Ma, oltre ad essa, ce n’erano anche migliaia di altre differenti, e noi dovremmo essere grati solo allo scultore che ha liberato questa fra tutte le rimanenti.Così appunto è il nostro mondo interno: per quanto differenti ci possano sembrare tutti i modi di considerarlo, esso giaceva già sepolto nel caos primitivo delle sensazioni che ci avevano fornito il materiale greggio. Noi possiamo, volendo, e a forza di ragionamenti, tornare a quella continuità oscura e omogenea, fatta di spazi e nebbie mutevoli, con atomi dispersi, a quella continuità che la scienza chiama l’unico possibile “mondo reale”.
Ma non ostante ciò il mondo che noi sentiamo e in cui viviamo sarà quello che i nostri antenati e noi stessi, mediante scelte accumulate progressivamente e lentamente, abbiamo “costruito” ( liberato dal blocco di marmo), come scultori, semplicemente scartando certe porzioni del materiale offertoci. Se fossero altri gli scultori si avrebbero altre statue con lo stesso marmo! Altre menti, altri mondi, trati fuori dallo stesso caos monotono e inespressivo! Il mio mondo è soltanto uno in mezzo a un milione di altri mondi ugualmente sepolti, ugualmente reali per coloro che possono estrarli. Quanto deve essere differente il mondo rappresentato dalla coscienza dell’ape, della seppia, del granchio!
William James