La lettura silenziosa
Di mesta bellezza sacra, nelle Confessioni (VI, 3) il ritratto che fa Agostino di Sant'Ambrogio che legge in silenzio: " I suoi occhi correvano sulle pagine e la mente ne penetrava il concetto, mentre la voce e la lingua riposavano". Agostino e altri discepoli entravano e sedevano in silenzio, cercando di spiegarsi la stranezza di una lettura mentale. "Ad ogni modo, qualunque fosse la sua intenzione nel comportarsi così, non poteva essere non buona in un uomo come quello". Nell'allontanarsi dal santo che legge muto, resta la perplessità per il suo comportamento: la lettura usava soltanto ad alta voce. Commenta Jackson Knight :" Questo episodio avvenne nel quarto secolo della nostra era, e costituisce per noi un argomento di immensa importanza in quanto ricorda il suono e la pronuncia nelle antiche opere letterarie. La poesia non giungeva ad essere se stessa se non era letta a voce alta". Oggi un uomo che legga ad alta voce versi o testi spirituali, in solitudine, passa per squilibrato.Ceronetti