Irragionevolezza e progresso

Ma lo sviluppo delle società umane non è stato guidato dalla ragione umana. Gli uomini non hanno consapevolmente fatto della felicità generale il fine delle loro azioni. Guidati dalla passione e dall’ambizione non hanno mai saputo verso quale meta muovessero. Perché se la ragione li avesse guidati, il progresso presto si sarebbe arrestato. Per evitare la guerra i popoli  sarebbero dovuti rimanere nell’isolamento, e l’umanità sarebbe stata per sempre divisa in una moltitudine di gruppi isolati, parlando lingue diverse. Tutti codesti gruppi avrebbero avuto limitati orizzonti ideali, sarebbero rimasti fermi nella scienza, nell’arte e nel governo, e non si sarebbero mai sollevati al disopra della mediocrità.[…] Si trae così l’imprevista conclusione che senza irragionevolezza e senza ingiustizia non ci sarebbe stato progresso.

 Turgot ( così riassunto da John Bury)