compagni bulli e adulti codardi
Una mamma , dopo che suo figlio è stato inviato in "terapia" da me, mi scrive ( la lettera viene resa pubblica, tolti i nomi, col consenso della signora):
Buongiorno dott. Masoni, ho comunicato a mio figlio la data dell'appuntamento fissato per il giorno ** ore 17,00. Ha detto che verrà. Dato che non sarò presente vorrei metterla al corrente di alcuni fatti. Questa mattina, merc. 18/4, *** ( il figlio) ci ha chiesto di potersi assentare da scuola dicendo di essere stanco e promettendoci che sarebbe rimasto a casa solo per oggi. Poi dopo avergli chiesto se c'era qualcos'altro oltre alla stanchezza ha risposto che doveva eseguire delle tavole di disegno piuttosto lunghe ed elaborate. Io e mio marito, non sapendo cosa esattamente fare, se insistere o lasciargli la responsabilità, abbiamo optato per farlo rimanere a casa. (ABBIAMO FATTO BENE OPPURE ERA MEGLIO INSISTERE?) Sa, dott. Masoni, davanti a queste cose, con ***, non sappiamo più se tenere una linea dura oppure lasciare fare a lui, come del resto Lei ci ha consigliato. Comunque,alle 8,30, quando sono uscita da casa, ho visto che aveva già iniziato a disegnare e aveva messo sulla scrivania alcuni libri. Un'altra cosa di cui vorrei metterLa al corrente, è del colloquio che ho avuto ieri con un ex professore di *** delle scuole medie. Ero a scuola per i colloqui pomeridiani del fratello minore, che frequenta la 2° media. Il professore di educazione fisica mi ha riferito queste esatte parole: "Sa signora, è comprensibile che *** sia arrivato alla 3° media diventando anche aggressivo. Non ce la faceva proprio più a sopportare tutto quello che viveva all'interno della sua classe. Hanno iniziato in 1° a prenderlo in giro, e così lui si è tenuto tutto dentro per 2 anni, e poi alla fine è scoppiato. Pensi che lo scorso anno, gli stessi ragazzi se la prendevano anche con il fratello che l'anno scorso ha iniziato le medie, solo perchè era il fratello di ***. Penso che *** abbia fatto bene a cambiare scuola e ad andare lontano, così si è staccato dall'ambiente in cui è vissuto per 3 anni e sicuramente sarà più sereno. Certo che ***, alle superiori, avrà delle lacune, visto che lo scorso anno di studio ne ha fatto ben poco." Alla mia domanda: "Come mai, professore, non siete intervenuti per evitare tutto questo?" Risposta: "Sa signora, io sono solo il professore di educazione fisica. I ragazzi con me ci stavano solo 2 ore alla settimana. Spettava alle insegnanti di italiano o di matematica, che con la classe facevano molte più ore alla settimana." Praticamente le stesse insegnanti che ci avevano consigliato di mandare *** in terapia. Dott. Masoni davanti a queste affermazioni penso soltanto a quello che il povero *** deve aver provato nei tre anni di scuola media. Aveva tutto il suo mondo contro. I compagni e i professori a scuola, e i genitori a casa perchè prendeva brutti voti e delle note. Mi è sembrato giusto metterla al corrente di ciò, anche per meglio valutare la situazione. La ringrazio anticipatamente per una Sua cortese risposta. Cordiali saluti. (lettera firmata )