Le leggi

Sofocle

La grande massima di Marx, scritta all'origine di "Il 18  brumaio di Luigi Bonaparte" :  "le cose si presentano due volte,  prima in forma di tragedia e poi in forma di farsa" potrebbe essere  allargata così: prima ci furono i Greci, poi...noi.

La grande  crisi del diritto consuetudinario, combattuto  e sconfitto alla fine del Medioevo, dall'idea che ci possa essere qualcuno e non il "mondo" in sè a emanare le leggi, e quindi la comparsa del nostro nuovo mondo, dove per il senso comune è inconcepibile  che le leggi vengano dalla tradizione ( esse ormai devono essere inventate), era già ststa vissuta da Sofocle ed espressa nel lamento di Antigone a Creonte:

Io non pensavo che tutti i tuoi editti avessero tanta forza, che un mortale potesse infrangere le leggi non scritte e immutabili degli dei: poiché non sono nè di oggi, nè di ieri, ma vivono eterne e nessuno sa da quando esistono.